Ti regalerei la mia testa

Pensieri, immagini e incontri sul finire della Terra

Vent’anni tondi

“Senti quest’aria elettrica? I fucili sparano in aria, per oggi sarà festa, da domani si ricomincia…”

Un piazzale in cemento e un paese intero che si stringe per un giorno di festa.

Attorno musica, danze e luci, tra cui si notano quelle delle colonie ebraiche minacciose sullo sfondo che, per una volta, sembrano far parte di quella stessa cornice.

Lì, un ragazzo rilasciato dopo vent’anni di carcere e una giovane donna stanno finalmente per tornare a ballare in piazza come vent’anni prima. 

Una parentesi distesa in una terra martoriata, con la chiara consapevolezza che saranno proprio loro, e soltanto loro, già dal giorno seguente, a dover riprendere la lotta per potersi guadagnare palmo a palmo quel futuro collettivo di libertà e autodeterminazione sul quale provare a far germogliare la loro idea di famiglia.

E’ uscita Vent’anni tondi, il nuovo brano della band, in collaborazione con il Conservatorio Nazionale Palestinese “Edward Said” di Ramallah.

Aida – Videoclip

È uscito il videoclip di AIDA, primo singolo tratto da Canzoni per Orsi bruni.
Lo trovate su YouTube libero.
Libero come il sorriso Yasmeen Al Najjar sulle sue montagne,
come l’Italia il 25 aprile e come la Palestina dopo le ore piú fredde della notte.
Fateci sapere se vi piace questa storia incredibile!

CANZONI PER ORSI BRUNI

Canzoni per orsi bruni è il nuovo lavoro di tiregalereilamiatesta. Un disco di nove canzoni e un diario di bordo che racconta questo nuovo viaggio in musica lontano dalle luci della costa.

Richiedi la tua copia (CD e libro) alla email tiregalereilamiatesta@gmail.com o recati presso:

Oppure puoi ascoltarlo su tutte le piattaforme di streaming musicale.

Iscriviti alla Newsletter per rimanere aggiornato


DISPERSI IN TANZANIA il mio primo Docu-vlog

28/01/2021 – E’ uscito DISPERSI IN TANZANIA il mio primo docu-vlog che racconta di un mese al lavoro in Tanzania senza letto comodo, acqua corrente, né energia elettrica. Un piccolo racconto sul campo alla scoperta del reale significato della parola cooperazione, in collaborazione con “Terra e popoli ONLUS”.

QUADERNI PALESTINESI

Viaggio tra le fila della resistenza nonviolenta palestinese

Lo trovate qui su amazon.it

  • Come immaginate un campo profughi?
  • A cosa pensate quando sentite parlare di “colonia”?
  • Che colore ha Gerusalemme?

Questo è il racconto in prima persona di un viaggio atteso da una vita. Catapultati da zero a mille oltre le fila della resistenza nonviolenta palestinese, si tenta di fare ordine per provare a rispondere a qualcuna delle mille domande che ci affollano la testa se oggi sentiamo parlare di “Questione Palestinese”. Alla voglia di toccare con mano la realtà della Cisgiordania, si aggiungeranno due missioni personali: consegnare un carico di materiale scolastico al campo profughi di Betlemme e assolvere a quel compito da “messaggeri” che saranno proprio i palestinesi a conferirci. Un libro che è un percorso di scoperta sul campo attraverso luoghi mitici, incontri sconvolgenti ed emozioni difficili da gestire, per provare a tracciare il significato e le prospettive che ha oggi la lotta nonviolenta all’interno dei territori occupati palestinesi.

“Non è solo un diario di viaggio quello che Luca ci regala, non è solo saggio storico, non parla solo di Palestina, Israele e degli incontri con uomini e donne che ci hanno consegnato un messaggio di pace, speranza e sofferenza, Luca non si perde negli altri, parla di sé, di noi…”

Luisa Morgantini (Già vicepresidente del Parlamento Europeo e fondatrice di AssopacePalestina)

DIARIO BALCANICO

“Da Belgrado a Sarajevo via terra a vent’anni esatti dalla fine delle guerre Jugoslave”

Il libro è disponibile per intero su questo sito nella sezione apposita del Menù, se voleste sostenere le attività di “Ti regalerei la mia testa” sappiate che lo trovate disponibile per l’acquisto in cartaceo ed e-book su Amazon a questo link.

Nulla di programmato né prenotato, solo una gran voglia di mettere il naso, gli occhi e i sensi tutti dentro questi famigerati Balcani a vent’anni dalla fine delle guerre jugoslave. Un viaggio attraverso gli incontri, le cicatrici e le speranze di chi resta dall’altra parte dell’Adriatico a cercare di raddrizzare la propria idea di futuro.

“…Aisha, non può sentire i rumori forti. Quando alle feste vengono sparati i fuochi d’artificio o si avvicina il temporale le prende il panico. E non c’è nulla da fare se non cercare di ripararsi, magari nascondersi sotto le coperte come faceva da piccola quando i serbi sparavano sul suo palazzo. Aisha è nata a Sarajevo e non si è mai mossa da lì. Aveva solo 3 anni quando tutto è iniziato e da quel momento non è mai più riuscita a godersi un temporale o quanto meno, non riesce più a ricordare a se stessa che dopo la luce viene il tuono…”

BENVENUTO!

Ti regalerei la mia testa è un blog come le valvole delle pentole a pressione, serve anzitutto per buttare fuori e provare a riordinare i cocci per scoprire se rimane qualcosa degno d’esser narrato.

Contenitore, collettore, depuratore. Un album di fotografie fatte di parole, colori, suoni. Polaroid mosse, in divenire, incontri, racconti o riflessioni sul finire della Terra. Un piccolo satellite in orbita attorno al tema del viaggio, che ci sia di mezzo un mare oceanico o una semplice strada asfaltata. Diari ragionati di viaggi improvvisati e, soprattutto, viceversa.

Appunti di bordo per la navigazione a vista.

—————————————–

Diapositive a caldo: lì si trovano tutti gli articoli, cronache di incontri casuali con soggetti discutibili, pensieri così come vengono, di tutto un po’.

Diario Balcanico: in dieci puntate, un viaggio da Belgrado a Sarajevo via terra, a vent’anni dalla fine delle guerre Jugoslave.

Quaderni Palestinesi: un viaggio atteso da una vita, catapultati oltre le fila della resistenza non violenta palestinese nei Territori occupati. Unitamente, una missione personale: consegnare un carico di materiale scolastico al campo profughi di Betlemme.

Testi e canzoni: pensieri ad occhi aperti, visioni e suggestioni che a volte diventano canzoni. Succede, è successo.

Scritti di gioventù: primi ragionamenti imberbi dei quali in gran parte mi vergogno, ma non abbastanza da eliminarli tutti. Sfuggiti alle pur strette maglie dell’autocensura. Sopravvissuti.

Media: foto, canzoni, testi e tutto quello che di più verrà.

Logo scritta 4 insta